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La sonda ROSETTA incontra la COMETA 67P/Churyumov-Gerasimenko 12 novembre 2014 Pagina realizzata il 18-apr-2015 - ULTIMO AGGIORNAMENTO 17-gen-2016 |
ASTRO ALTRE NEWS |
LE TAPPE DEL PROGETTO SPAZIALE: 2004-2014 - GLI INCONTRI NEL SISTEMA SOLARE LA COMETA IN VIAGGIO - LA SUA ORBITA 2014 - AVVICINAMENTO E MAPPATURA DELLA COMETA RAGGIUNTA AD AGOSTO 2014 12 NOVEMBRE 2014 - LA SONDA PHILAE SCENDE E RAGGIUNGE LA SUPERFICIE DELLA COMETA! DICEMBRE 2014 - I PRIMI DATI E INSEGUIMENTO DELLA COMETA VERSO IL SOLE FEBBRAIO 2015 - PASSAGGIO RAVVICINATO ALLA COMETA APRILE 2015 - ROSETTA DI NUOVO IN ASCOLTO - LA COMETA NON AVREBBE CAMPO MAGNETICO GIUGNO 2015 - LA COMETA SI AVVICINA AL PERIELIO PHILAE SI RISVEGLIA E COMINCIA A TRASMETTERE DATI LUGLIO 2015 - PHILAE SMETTE DI TRASMETTERE SEGNALI AGOSTO 2015 - IL GIORNO 13 LA COMETA 67P/C-G E' AL PERIELIO SETTEMBRE 2015 - RICOSTRUITO IL FILMATO DELL'AVVICINAMENTO DEL LANDER ALLA COMETA 67P/C-G OTTOBRE 2015 - INATTESA SCOPERTA DI OSSIGENO INTORNO ALLA COMETA 67P/C-G |
LA MISSIONE ROSETTA La sonda dell'ESA fu battezzata con il nome latino di Rosetta, per ricordare la stele di Rosetta, manufatto dell'antichità che riportava uno stesso testo in tre lingue diverse, tra cui il geroglifico, che permise a Champollion di tradurre l'antica lingua egizia, fino ad allora rimasta incomprensibile. Analogamente, la sonda Rosetta fa da anello di congiunzione tra i meteoriti, che gli scienziati possono studiare sulla Terra, e il sistema solare, che gli scienziati non possono visitare personalmente, ma che le comete attraversano continuamente (1). L'obiettivo della missione è quello di raggiungere la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko a metà 2014 mentre l'astro si avvicina al sole e far scendere a Novembre 2014, dalla sonda denominata orbiter Rosetta, il lander Philae: un robot dotato di carrello di atterraggio ammortizzato ed equipaggiato con arpioni meccanismi di ancoraggio a vite per garantire l'adesione alla superficie della cometa perchè su di essa la forza di gravità è bassissima. La Cometa 67P/C-G percorre un orbita completa in poco più di sei anni e raggiunge il punto più vicino al sole a metà agosto 2015. Philae può trasmettere dati dal Novembre 2014 fino a gennaio 2016 perchè oltre quella data la temperatura e l'esposizione al sole, per l'allontanamento della cometa dall'astro diminuiscono a livelli tali da impedirne l'ulteriore funzionamento. Il lancio della Sonda dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) dalla base spaziale nella Guyana avvenne il 2 marzo 2004 alle 7:17 UTC. Il Lancio dalla base ESA della Guyana in Sud America L'orbiter Rosetta ed il lander Philae ESA con le ali spiegate (2) |
La sonda Rosetta con gli strumenti integrati pronta per il collaudo (3)
Una delle due ali di pannelli solari
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LA SONDA ROSETTA (2) Rosetta è un box in alluminio di dimensioni 2,8 x 2.1 x 2.0 m. Gli strumenti scientifici sono montati su 'top' del box (modulo di supporto Payload) mentre i sottosistemi sono sulla 'base' (modulo di supporto Bus). Su un lato dell'orbiter c'è una struttura piatta per le comunicazioni di 2.2 metri di diametro – l'antenna ad alto guadagno orientabile. Il lander è attaccato alla faccia opposta. Un coppia di pannelli solare forma due 'Ali' che si estendono da gli altri lati. Queste ali, con un area di 32 mq, hanno un'estensione totale di circa 32 metri da estremità ad estremità. Ciascuno di essi è composto da cinque pannelli, ed entrambi possono essere ruotati di + /-180 gradi per catturare la massima quantità di luce solare.
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2004-2014 - GLI INCONTRI NEL SISTEMA SOLARE La sonda dopo manovre manovre e test di calibrazione degli strumenti nello spazio ha effettuato nel marzo 2005 il primo sorvolo della Terra. Dal 2007 al 2010 ha sorvolato diversi altri corpi celesti effettuando importanti osservazioni degli stessi:
- Sorvolo di Marte (febbraio 2007) - Leggi la notizia dal sito ESA
Successivamente, in attesa di incontrare la cometa, dal luglio 2011 al gennaio 2014 la sonda ha passato un periodo di ibernazione nello spazio profondo. |
LA COMETA IN VIAGGIO - LA SUA ORBITA
Nella figura viene rappresentata in rosso l'orbita della cometa (18) che viene percorsa dall'astro in circa sei anni e mezzo (1) transitando per gran parte della traiettoria all'interno dell'orbita del pianeta Giove. La Camera di Rosetta ha fotografato la cometa già nel 2011 quando la separava dall'appuntamento del 2014 con l'astro una distanza di 163 milioni di chilometri (19)
La prima immagine della cometa catturata dalla sonda rosetta nel 2011 (19) A sinistra: la Cometa Churyumov-Gerasimenko è nascosta all'interno di questo settore dello spazio, un campo stellare affollato nella costellazione dello Scorpione che si trova verso il centro della nostra galassia. L'immagine è stata scattata dal telecamera grandangolare di OSIRIS's. In mezzo: La telecamera ad angolo stretto permette uno sguardo più attento, e mostra molte stelle di fondo. A destra: Dopo fasi raffinate del trattamento dei dati cometa diventa visibile. |
2014 - AVVICINAMENTO E MAPPATURA DELLA COMETA Nei primi mesi del 2014, da gennaio a maggio, è stato effettuato l'avvicinamento alla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. Il 3 agosto la sonda ha acceso i suoi motori per 13 minuti e 12 secondi, così da portare la sua velocità relativa rispetto alla cometa ad appena 3,2 metri al secondo circa e, giunta a una distanza di 200 chilometri, prepararsi alla nuova manovra di rallentamento che ora l'ha portata a una velocità relativa di appena un metro al secondo. A partire dal 6 agosto, giornata ufficiale di “arrivo” a destinazione, Rosetta è quindi “entrata in orbita” a una distanza di circa 100 chilometri, anche se il termine “entrare in orbita” è improprio, almeno per questa fase iniziale della manovra. La sua traiettoria infatti non è controllata dal piccolo campo gravitazionale di 67P/C-G, ma dai motori delle sonda che le permettono di eseguire delle triangolazioni attorno al corpo celeste, a distanze via via più ridotte (Sito ESA con video di animazione dell'avvicinamento ad orbite con triangolazione della sonda verso la cometa). Usando il sensore a luce infrarossa per captare la radiazione emessa da 67P/C-G, gli scienziati hanno determinato che la temperatura superficiale media della cometa, alla distanza di circa 555 milioni chilometri dal Sole, è di circa -70 °C. (4). La forma della cometa è molto irregolare, come si può vedere dalla immagine qui sotto e come si può meglio rilevare dalle animazioni 3D della pagina ESA sulla cometa (5). |
La Cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko by Rosetta's ripresa con OSIRIS narrow-angle camera il 3 Augosto 2014 da una distanza di 285 km. La risoluzione dell'immagine è di 5.3 metri/pixel (5) |
Aspetto dell'attività della cometa al 2 agosto 2014 (17) Immagine che rende l'idea sulle dimensioni della cometa (6) |
12 NOVEMBRE 2014 - LA SONDA PHILAE SULLA SUPERFICIE DELLA COMETA!
Il lander Philae sganciato da Rosetta é atterrato sulla cometa il 12 novembre 2014. Secondo il team dell'ESA il lander della sonda Rosetta, Philae, ha rimbalzato un paio di volte prima di posarsi sulla superficie della cometa 67P/C-G (7). Ha raggiunto la cometa in circa 7 ore percorrendo una traiettoria in caduta libera, guidato dalla flebile e irregolare gravità della cometa, che ruota su se stessa con un periodo di 12,7 ore.
Mosaico del sito di atterraggio di Philae (8)
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Una volta sganciato dalla sonda madre, Philae si è immesso su di un'orbita tale da impattare la cometa a una velocità compresa tra 1,1 e 1,5 m/s (4-5 km/h). Il lander è atterrato sulla cometa senza l'uso di retrorazzi: un carrello di atterraggio ammortizzato ed equipaggiato con arpioni meccanismi di ancoraggio a vite ha garantito l'adesione alla superficie nonostante la bassissima gravità della cometa (10-3 m/s2, un decimillesimo dell'accelerazione di gravità sulla Terra) (1). Il lander Philae è dotato del sistema SD2 (Sample Drilling and Distribution), che ha lo scopo di raccogliere i campioni del suolo e di trasferirli, all’interno della sonda, ai diversi dispositivi che eseguono le analisi in-situ. Il SD2, ovvero il "trapano" che perforerà la superficie della cometa fino a 30 centimetri di profondità e fornirà i campioni da analizzare agli altri strumenti. SD2, realizzato sotto la guida della prof. Amalia Ercoli-Finzi del Politecnico di Milano, è uno dei principali contributi italiani alla missione. "Il nostro compito - dice la scienziata - è raccogliere i campioni, quindi con una velocità bassissima, impiegheremo circa una paio d'ore per raggiungere il suolo cometario, dobbiamo raccogliere i campioni, portarli al livello del suolo da una profondità di 20 centimetri e poi consegnarli ai vari fornetti dove verranno scaldati e i vari strumenti potranno leggere la composizione". "La primissima missione scientifica - ha aggiunto amalia ercoli finzi - durerà 3 giorni e sarà alla fine di questi 3 giorni che riusciremo ad avere le prime informazioni"(8). 12 novembre 2014 - La Voce della cometa audio con immagini dal sito ANSA (10); il suono e' stato registrato dagli strumenti Rpc (Rosetta Plasma Consortium) a bordo della sonda dell'Agenzia Spaziale Europea. La scoperta ha colto di sorpresa i ricercatori che lavorano alla missione. La canzone, che sembra essere emessa dalla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, e' "suonata" dalle oscillazioni del suo campo magnetico. Il suono e' emesso a frequenze non udibili dall"orecchio umano e per poterle ascoltare sono state aumentate di un fattore di circa 10.000 (11). |
Il campionatore e analizzatore di suolo del Politecnico di Milano "SD2" (Sample Drilling and Distribution) della sonda Rosetta (9) |
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14 e 15 novembre - Le batterie di Philae si scaricano durante la notte dopo aver perforato la cometa e il lander viene così messo in standby, anche a causa dell'atterraggio difficoltoso effettuato, che si è poi assestato in una posizione tale da poter ricever solo 90 minuti di luce su 12 ore (1). 17 novembre 2014 - Tre piccoli avvallamenti nella zona pianeggiante scelta per l'atterraggio: sono le impronte del lander Philae, segni del rimbalzo che ha fatto 'volare' il veicolo per un'ora e mezza, portandolo in un luogo ancora misterioso. Le immagini, diffuse oggi dall'Agenzia Spaziale Europea (Esa), sono state catturate dallo strumento Osiris, la camera a grande campo progettata dall'università di Padova.
La traiettoria di Philae nei 4 balzi: dalle 15:34 alle 17:31 GMT ha percorso più di 1200 m finendo in una sorta di crepaccio (21) ''L'immagine con le impronte del lander è stata scattata alle 16,43 del 12 novembre (ora italiana), ossia 9 minuti dopo l'atterraggio e quando Philae era già rimbalzato via. La specie di fosso in cui si trova Philae potrebbe anche aiutarlo a vivere più a lungo: nella pianura prevista per l'atterraggio, il lander avrebbe smesso di funzionare in marzo, ma nel cratere ombreggiato potrebbe sopravvivere fino ad agosto, quando la cometa raggiungerà la massima vicinanza al Sole (12). 20 novembre 2014 - Dai primi dati raccolti prima della messa in stand by del lander si apprende che la presenza di molecole organiche potrebbero essere state rivelate sulla cometa 67/P C-G: lo dice l'Agenzia Spaziale Tedesca (Dlr) riferendosi ai dati preliminari di uno degli strumenti a bordo del lander Philae, Cosac (Cometary Sampling and Composition Experiment), realizzato in Germania. Ma sottolinea la Dlr ''l'identificazione e l'analisi delle molecole è ancora in corso''. Realizzato sotto la responsabilità scientifica dell'Istituto Max Planck per la ricerca sul Sistema Solare, Cosac 'annusa' e analizza i gas emessi dalla cometa raggiunta dalla missione Rosetta dell’Agenzia Spaziale Europea. Altri dati dai sensori di Mupus (Multi-Purpose Sensors for Surface and Sub-Surface Science), il braccio meccanico vibrante con una sonda alla sua estremità che ha 'martellato' la superficie: i dati mostrerebbero che la cometa ha una superficie dura, comparabile al ghiaccio a 170 gradi sotto lo zero coperta da uno strato di 10-20 centimetri di polveri - Immagini ed approfondimenti dal sito dell'ANSA (13). |
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DIC 2014 - PRIMI DATI E INSEGUIMENTO DELLA COMETA VERSO IL SOLE DICEMBRE 2014 PROSECUZIONE DELLA MISSIONE 18 dicembre 2014 - Si sta lavorando per prolungare la missione Rosetta fino al 2016, la prima sonda che sia mai atterrata su una cometa. Lo ha detto il responsabile delle operazioni di Rosetta per l'Agenzia Spaziale Europea (Esa), Andrea Accomazzo. In questo modo la sonda così, oltre a scortare la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko nel suo avvicinamento al Sole, seguirà anche la fase di allontanamento. Quando la 'coppia' sarà a circa 700 milioni di chilometri dal Sole, fra settembre e ottobre 2016, i responsabili della missione potranno scegliere fra due possibilità: La prima consiste ''nell'ibernare la sonda e riattivarla nel 2020, quando la cometa si riavvicinerà al Sole'', ha detto Accomazzo. Questa operazione ha precisato che è però ''rischiosa perché il propellente di Rosetta si sta esaurendo''. La seconda opzione, che è la più probabile, sarà ''far scendere la sonda sulla cometa con un volo a spirale''(14).
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FEBBRAIO 2015 - PASSAGGIO RAVVICINATO ALLA COMETA 14 febbraio 2015 - La sonda Rosetta fa un passaggio ravvicinato a 6 km dalla cometa e scatta una serie di immagini GUARDA LE IMMAGINI dal sito ANSA (15). APRILE 2015 - ROSETTA DI NUOVO IN ASCOLTO - LA COMETA NON AVREBBE CAMPO MAGNETICO 14 aprile 2015 - La cometa di Rosetta non ha campo magnetico. Il 'ruzzolone' che ha fatto il lander Philae sulla cometa della missione europea Rosetta è stato provvidenziale: ha permesso di raccogliere dati inattesi grazie ai quali è stato scoperto che la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko non ha un campo magnetico. Inoltre il lander è ancora ibernato e gli esperti dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) pensano che ci vorranno ancora alcune settimane prima che 'si svegli' LEGGI TUTTO sul sito ANSA (16) Gli ultimi risultati della missione sono stati presentati a Vienna. Il lander dal 12 novembre scorso e attualmente in stato di "ibernazione": anche il secondo tentativo di ristabilire un contatto con la sonda dell'Esa "Rosetta", in orbita attorno alla cometa, non è al momento andato a buon fine. Rosetta, dopo aver passato inutilmente in ascolto otto giorni nello scorso marzo, è da domenica 12 aprile di nuovo in modalità di ricezione: fonti dell'Esa sottolineano tuttavia che un periodo più realistico per il "risveglio" di Philae possa essere a partire da maggio o giugno; dal 13 agosto tuttavia la cometa inizierà ad allontanarsi dal Sole e se per quella data il lander non avrà inviato dei segnali è probabile che la sua missione debba considerarsi definitivamente conclusa. Il lander infatti dopo essere rimbalzato due volte è finito in una zona in ombra della superficie, ed ha dunque difficoltà a ricaricare le proprie batterie con i pannelli solari; il progressivo avvicinamento al Sole della cometa dovrebbe tuttavia aumentare l'irradiazione e dunque dare la possibilità a "Philae" di risvegliarsi. Secondo l'Esa nei suoi tre giorni di funzionamento il lander ha "completato all'80%" le operazioni previste - fra cui una trivellazione della superficie della cometa ed i risultati ottenuti sono "straordinari" (20). LEGGI TUTTO SUL SITO pagina del 14 apr 2015 (21) LA COMETA IL 15 APRILE 2015 (22) |
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GIUGNO 2015 - LA COMETA SI AVVICINA AL PERIELIO PHILAE SI RISVEGLIA E COMINCIA A TRASMETTERE DATI La sonda Rosetta si è avvicinata alla cometa, in modo da poter 'ascoltare' meglio i segnali inviati dal lander Philae, che nella notte fra il 13 e il 14 luglio si è svegliato dallo stato di ibernazione nel quale si trovava da novembre. Dopo il primo invio di dati e quello della notte successiva Philae è rimasto in silenzio. Philae si è svegliato la sera del 14 giugno, grazie alla temperatura più alta che c'è adesso sulla cometa (meno 36 gradi, contro i meno 45 necessari a Philae per funzionare) e alla maggiore quantità di luce solare. Il suo primo contatto, dopo i ripetuti tentativi di comunicare fatti a partire dal 12 marzo, è durato 85 secondi ed è avvenuto alle 22:28 di ieri. Il lander ha inviato alla Rosetta più di 300 pacchetti di dati, che verranno processati e analizzati dal gruppo internazionale che segue la missione. (23)
La figura mostra le orbite dei pianeti interni, di Giove e della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. La freccia all'interno del quadratino giallo indica la precisa posizione del perielio della cometa. (24) LUGLIO 2015 - PHILAE SMETTE DI TRASMETTERE SEGNALI Il tentativo di ristabilire il contatto tra il lander e la sonda Rosetta del 5 luglio ha dato esito negativo, poi nella sera del 9 luglio dalle ore 19:45 alle 20:07 sono riprese le comunicazioni che sono rimaste stabili per circa 12 minuti permettendo di inviare alla terra un nuovo pacchetto di dati raccolti sulla cometa dallo strumento Consert (COmet Nucleus Sounding Experiment by Radiowave Trasmission). Queste sono state le ultime trasmissioni riuscite ad ottenere dal lander Philae verso la sonda orbitante Rosetta. (25)
Nella figura l'ellisse rossa mostra la zona della cometa dove si ritiene sia collocato il lander Philae la posizione nel crepaccio ha reso estremamente difficili le comunicazioni tra il robot e la sonda Rosetta (27)
La cometa e la sua chioma ripresa il 20 luglio 2015 dalla NAVCAM di Rosetta alla distanza di 171 km da essa (28) AGOSTO 2015 - IL GIORNO 13 LA COMETA 67P/C-G E' AL PERIELIO
La cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, accompagnata dalla sonda Rosetta, il 13
agosto 2015 è transitata al perielio, punto più vicino al Sole della sua orbita,
salutando questo evento con spettacolari “fuochi di artificio". È questo il
periodo in cui il nucleo cometario è soggetto alla massima irradiazione solare e
gli effetti si sono fatti subito sentire, anzi, vedere.
(24)
Il getto di gas e polveri verificatosi improvvisamente lo scorso 12 agosto, il giorno precedente il passaggio al perielio della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, ripreso da una distanza di poco superiore ai 300 km. (24)
I gas e le polveri liberati dalla sublimazione dei ghiacci hanno incrementato la
chioma e la coda della cometa. Secondo le misure effettuate, attualmente ogni
secondo la cometa rilascia nello spazio circa 300 kg di vapore acqueo, mille
volte di più del tasso di produzione di un anno fa, quando fu raggiunta dalla
sonda Rosetta. SETTEMBRE 2015 - RICOSTRUITO IL FILMATO DELL'AVVICINAMENTO DEL LANDER ALLA COMETA 67P/C-G Sul Blog dell'ESA è stato pubblicato il filmato che mostra le immagini riprese dal lander mentre si avvicina al suolo della cometa prima del brusco contatto col terreno che, dopo una serie di rimbalzi, ha portato il robot in una crepaccio rendendo particolarmente difficili le operazioni previste dalla missione sulla superficie della cometa. Le immagini del 12 novembre 2014 dell'avvicinamento di Philae alla Cometa (26)
Dettagli insoliti sulla superficie della cometa (29) OTTOBRE 2015 - INATTESA SCOPERTA DI OSSIGENO INTORNO ALLA COMETA 67P/C-G I ricercatori che studiano la cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko hanno trovato molecole di ossigeno (O2) nella sua chioma, la nuvola di vapori e gas che la circonda: è una scoperta inattesa che potrebbe mettere in discussione le teorie formulate finora per spiegare come si formò il nostro Sistema solare. I dati analizzati da Bieler e colleghi fanno riferimento al periodo settembre 2014 – marzo 2015, mentre 67P proseguiva il suo viaggio verso il Sole, il cui calore fa sciogliere gli strati più esterni della cometa composti da ghiaccio e frammenti di roccia portando alla formazione di vapori e gas, che in parte diventano la cosiddetta “chioma” della cometa. Lo spettrometro ha indicato la presenza di ossigeno molecolare (come quello che respiriamo qui sulla Terra) in una concentrazione pari al 3,8 per cento nella nuvola di gas, composta principalmente da vapori d’acqua. I dati sono stati controllati e ricontrollati per assicurarsi che non fossero dovuti a un’anomalia dei sistemi a bordo di Rosetta. L’ipotesi più affascinante è che l’ossigeno rilevato da Rosetta risalga a miliardi di anni fa quando si formò la cometa. Durante quella fase, molecole di ossigeno rimasero intrappolate in minuscoli granelli di ghiaccio e roccia che si fusero poi insieme formando 67P per come la conosciamo oggi. (31)
La cometa ripresa da rosetta con le sue "ali" di pannelli fotovoltaici (31) NOVEMBRE 2015 - RICOSTRUZIONE FILMATA DEL ROCAMBOLESCO CONTATTO DEL LANDER PHILAE CON LA SUPERFICIE DELLA COMETA Una suggestiva animazione ricostruisce le fasi del brusco avvicinamento e del contatto tra il lander Philae e la superficie accidentata della cometa con i successivi ripetuti balzi che, data la minima gravità, hanno portato il robot a posizionarsi in un crepaccio a più di 1000 metri dal primo punto di contatto. Ricostruzione animata del brusco touchdown del lander con la cometa del 12 novembre 2014 (30) GENNAIO 2016 - VANI I TENTATIVI DI RIATTIVARE IL ROBOT PHILAE - DUE TIPI DI GHIACCIO SI TROVANO SULLA COMETA 67P/C-G
La Missione che è nelle sue fasi conclusive ci rivela altre importanti
scoperte: c'è ghiaccio d'acqua sulla superficie scura e polverosa della
cometa: si trova ai piedi di una parete verticale e sembra che si sia
staccato per azione di una frana. La scoperta, pubblicata sulla rivista
Nature, si deve al gruppo coordinato dall'italiano Gianrico Filacchione,
dell'Istituto nazionale di astrofisica (Inaf).
La regione Imhotep della cometa 67P/C-G in cui è stata rilevata la presenza di ghiaccio (32) Il ghiaccio, è stato individuato in due diversi punti della regione chiamata Imhotep grazie ai dati raccolti con Virtis (Visual InfraRed and Thermal Imaging Spectrometer), lo spettrometro dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) ideato dall'Inaf e installato sulla sonda Rosetta. E' un risultato importante perchè "le comete sono tra gli oggetti più antichi del nostro Sistema Solare, veri e propri messaggeri di materia primordiale", ha osservato il presidente dell'Asi, Roberto Battiston. Per questo, rileva, studiale e comprenderle è cruciale per capire molti segreti della nascita del nostro sistema planetario. (32)
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