I MITI CLASSICI E LE COSTELLAZIONI

1.ORIGINE DELLE COSTELLAZIONI (Info Wikipedia)

L'origine delle costellazioni può essere collegata all'estremo desiderio dell'uomo di umanizzare la tremenda oscurità della notte immaginando di vedere figure mitiche tracciate nel cielo con gli astri.

Traccia delle costellazioni è contenuta negli scritti di Omero ma sicuramente la loro invenzione è avvenuta in epoche anteriori al XII XIII secolo a.C. ad opera di popolazioni mesopotamiche.

Anche nelle opere di Esiodo (VIII-VII sec. a.C.) si trovano informazioni di carattere astronomico, utilizzabili per individuare il miglior momento per l'aratura. 

Eudosso da Cnido (IV sec. a.C.) costruì un osservatorio astronomico e da lui vennero identificate varie costellazioni.

Nel Poemetto didascalico Phaenomena di Arato di Soli (IV-III sec. a.C.), che sicuramente riprende il lavoro di Eudosso, si ha una completa descrizione delle costellazioni del mondo classico con informazioni che Arato ha probabilmente anche acquisito nel suo soggiorno in Egitto. Il lavoro di Arato ebbe molto successo tra i romani difatti nella statua dell'Atlante Farnese, che rappresenta Atlante con il globo celeste sulle spalle (copia romana del II sec a.C. di un opera forse risalente al III sec. a.C.) e collocata presumibilmente in origine nella Biblioteca del Foro di Traiano a Roma, si ha una delle più complete rappresentazioni antiche della sfera celeste giunte sino a noi.

L'astronomo e geografo greco Claudio Tolomeo (100-175 d.C.) stilò un catalogo di 48 costellazioni.

Nel 1551 Gerardo Mercatore inserì 1 nuova costellazione boreale.

Tra il 1500 e il 1600 i navigatori Keyser e Houtman inventarono 12 costellazioni per riempire i vuoti del cielo australe e Plancius ne introdusse altre 4 di cui una australe.

Johannes Hevelius nel 1687 propose nuove 7 costellazioni boreali e Lacaille nel 1754 ne aggiunse 16 (di cui 14 australi).

L'Unione Astronomica Internazionale, nel 1928,  approvò un elenco di tutte le 88 costellazioni che coprono l'intera volta celeste, stabilendo i confini di ognuna di esse.

ATLAS COELESTIS è un progetto che prevede la pubblicazione in rete e la ristampa degli ATLANTI ASTRONOMICI... 

2.IL CIELO D'ESTATE

IL TRIANGOLO ESTIVO: Nel Cielo estivo alla sera alle nostre latitudini si vede uno splendido grande triangolo formato da tre stelle molto splendenti.

La più alta sull'orizzonte, quasi allo zenit (sulla verticale) è VEGA la stella alfa della costellazione della LIRA. Il vertice in basso a sinistra è costituito da DENEB stella alfa della costellazione del CIGNO, stella super gigante dal colore bianco molto intenso, infine al vertice in basso a destra troviamo ALTAIR stella alfa della costellazione dell'AQUILA.

Vediamo ora i miti legati a queste tre splendide costellazioni attraverso le quali passa la via lattea.

LIRA

La storia di Orfeo narra la grande abilità a intonare splendidi canti accompagnati dalla LIRA strumento costruito da ERMES con un guscio di tartaruga. Lo strumento fu messo in cielo dalle MUSE dopo la tragica morte di Orfeo. (La splendida VEGA è la quinta stella più luminosa del cielo.

CIGNO

Il cigno, o grande croce del nord, ha un mito legato a quello della vicina Aquila. ZEUS sotto le sembianze di un Cigno era inseguito da AFRODITE trasformata in Aquila. NEMESI per salvare il Cigno dalle insidie dell'Aquila lo accolse nel suo grembo così cadde preda dell'ingegnoso tranello che Zeus architettò per sedurre Nemesi.

AQUILA

Come narra OVIDIO un altro mito è legato alla costellazione dell'Aquila. ZEUS innamorato di GANIMEDE si trasformò in aquila per ghermire il bellissimo giovane e trasportarlo sul Monte OLIMPO. Ganimede sarebbe rappresentato in cielo dalla vicina costellazione dell'ACQUARIO (a SE dell'Aquila)

ERCOLE

Alto sull'orizzonte ad ovest della Lira troviamo la costellazione del mitico personaggio nato da ZEUS e da ALCMENA. Nella prima delle sue fatiche dovette affrontare e sconfiggere il LEONE NEMEO che dovette essere scuoiato da Ercole con i suoi stessi artigli perché niente altro riusciva a scalfire la pelle dell'animale.

CORONA BOREALE

La costellazione rappresenta la CORONA DI ARIANNA, principessa di Creta, figlia di MINOSSE, che indossò quando sposò DIONISO. Quest'ultimo Dio regalò alla sposa la corona d'oro, che fu forgiata dal Dio del fuoco EFESTO.

FRECCIA

Tra il Cigno e l'Aquila c'è la piccola costellazione della Freccia. L'infallibile freccia sarebbe stata scoccata da ERCOLE per uccidere l'Aquila che divorava il fegato di PROMETEO, reo di aver rubato il fuoco agli dei per donarlo agli uomini.

Un altro mito narra che la freccia era stata scoccata dal Dio EROS per far innamorare GANIMEDE di ZEUS

 

3.IL CIELO D'AUTUNNO

AURIGA

Molto tardi in estate o a sera in autunno sorge ad est la bella costellazione dell'Auriga, detta anche il Cocchiere. Rappresenta ERITTENIO, che per primo tra gli uomini attaccando 4 cavalli ad un carro inventò la quadriga. Zeus per questo gli donò il posto tra gli astri! Nella costellazione vi è la splendida stella CAPELLA che si identifica con AMALTHEA la capretta che allattò ZEUS dopo che fu allontanato dall'OLIMPO per sottrarlo alla furia del padre CRONO.