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VALORI DI FONDO NEGLI ACQUIFERI VULCANICI DEL LAZIO

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Pagina creata 8-dic-2011

ultimo agg. del  31-mar-2013

2012

Studi IRSA-CNR ed ENEA sui Valori di Fondo di acque di falda e terreni nel bacino idrogeologico afferente alla Discarica di Malagrotta

  • IRSA CNR “Convenzione "Indagini preliminari ad ampio spettro nel territorio delle Regione Lazio per la definizione dei valori di fondo geochimico naturale di elementi potenzialmente tossici/nocivi, con particolare riferimento agli elementi considerati nelle leggi che codificano le procedure per la caratterizzazione e la bonifica dei siti contaminati e con priorità temporale nelle aree che saranno indicate dalla Regione Lazio stessa perché al loro interno risiedono siti contaminati per i quali sono previste procedure d'urgenza" – Rapporto Finale AREA DI MALAGROTTA

  • Enea “CARATTERIZZAZIONE DEI SUOLI SUPERFICIALI PER LA DEFINIZIONE DEI VALORI DI FONDO GEOCHIMICO NATURALE DI ELEMENTI POTENZIALMENTE TOSSICI E/O NOCIVI NELL’AREA MALAGROTTA-VALLE GALERIA (RM) Gennaio 2012”.

RISULTATI BACINO RIO GALERIA MAGLIANA

TABELLE VALORI DI FONDO: 

ACQUE DI FALDA

Elementi esaminati:  F Be Al V Cr Mn Fe Ni Cu Zn As Se Cd Sb Hg Pb

  • Superamenti dei limiti tabellari solo di As 16 μg/l  (CSC 10 μg/l) altri valori nei limiti (un po' più elevati per F e V)

TERRENI 

Elementi esaminati: As Be Cd Co Cr (totale) Cu Hg Ni Pb Sb Sn V Zn Fe Mn

Superamenti CSC (verde-industriale in mg/kg) - di seguito sono esclusi Fe Mn perchè espressi in diversa unità di misura (% peso)

Tufi stratificati varicolori di Sacrofano (vulcaniti Sabatine):  

  • INDUSTRIALE solo il Be 17 (CSC 2-10)

  • VERDE As 30 (CSC 20-50) Co 60 (CSC 20-250) Cr (tot) 340 (CSC 150-800) Ni 200 (CSC 120-500) Pb 200 (CSC 100-1000) Sn 8 (CSC 1-350) V 230 (CSC 90-250)

Litofacies sabbiosa PGL3c della Formazione di Ponte Galeria

  • INDUSTRIALE tutti conformi

  • VERDE As 25 (CSC 20-50) Be 6 (CSC 2-10) Co 150 (CSC 20-250) Cr (tot) 350 (CSC 150-800) Ni 230 (CSC 120-500) Sn 3 (CSC 1-350)

DM n. 161/2012 DEL MATTM CHE INTRODUCE IMPORTANTI NOVITA' SUI VALORI DI FONDO "DI ORIGINE NATURALE" DEI TERRENI  

Decreto del Ministero dell'Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare 10 agosto 2012, n. 161
Regolamento recante la disciplina dell'utilizzazione delle terre e rocce da scavo
(G.U. n. 221 del 21 settembre 2012)

TESTO DI LEGGE dal sito di Bosetti & Gatti

In particolare vedere l'Art. 5 (commi 4  e 5) sulle possibilità di riutilizzo di tali terre mediante la predisposizione di un PIANO DI ACCERTAMENTO

4. Nel caso in cui la realizzazione dell'opera interessi un sito in cui, per fenomeni naturali, nel materiale da scavo le concentrazioni degli elementi e composti di cui alla Tabella 4.1 dell'allegato 4, superino le Concentrazioni Soglia di Contaminazione di cui alle colonne A e B della Tabella 1 dell'allegato 5 alla parte quarta del decreto legislativo n. 152 del 2006 e successive modificazioni, è fatta salva la possibilità che le concentrazioni di tali elementi e composti vengano assunte pari al valore di fondo naturale esistente per tutti i parametri superati. A tal fine, in fase di predisposizione del Piano di Utilizzo, il proponente segnala il superamento di cui sopra all'Autorità competente, presentando un piano di accertamento per definire i valori di fondo da assumere. Tale piano è eseguito in contraddittorio con l'Agenzia regionale di protezione ambientale (ARPA) o con l'Agenzia provinciale di protezione ambientale (APPA) competente per territorio. Sulla base dei valori di fondo definiti dal piano di accertamento, il proponente presenta il Piano di Utilizzo secondo quanto indicato al comma 3. In tal caso l'utilizzo del materiale da scavo sarà consentito nell'ambito dello stesso sito di produzione. Nell'ipotesi di utilizzo in sito diverso rispetto a quello di produzione ciò dovrà accadere in un ambito territoriale con fondo naturale con caratteristiche analoghe e confrontabili per tutti i parametri oggetto di superamento nella caratterizzazione del sito di produzione.

5. Nel caso in cui il sito di produzione interessi un sito oggetto di interventi di bonifica rientranti nel campo di applicazione del Titolo V, Parte quarta, del decreto legislativo n. 152 del 2006, ovvero di ripristino ambientale rientranti nel campo di applicazione del Titolo II, Parte sesta, del decreto legislativo medesimo previa richiesta del proponente, i requisiti di cui all'articolo 4, comma 1, lettera d) sono individuati dall'Agenzia regionale di protezione ambientale (ARPA) o dall'Agenzia provinciale di protezione ambientale (APPA) competente per territorio secondo il tariffario di cui all'articolo 4, comma 3. L'ARPA o APPA, entro sessanta giorni dalla data della richiesta, comunica al proponente se per i materiali da scavo, ivi compresi i materiali da riporto, i valori riscontrati per tutti gli elementi e i composti di cui alla Tabella 1 dell'allegato 5, alla parte quarta del decreto legislativo n. 152 del 2006, non superano le Concentrazioni Soglia di Contaminazione di cui alle colonne A e B della medesima Tabella 1 sopra indicata, con riferimento alla specifica destinazione d'uso urbanistica del sito di destinazione indicata dal Piano di Utilizzo. In caso di esito positivo, il proponente può presentare il Piano di Utilizzo secondo quanto indicato al comma 3.

L' Art. 13  sulla acquisizione di dati utili alla definizione dei valori di fondo a scala regionale

Art. 13. Gestione dei dati

1. Al fine di garantire pubblicità e trasparenza dei dati relativi alla qualità ambientale del territorio nazionale, ogni Autorità competente comunica i pareri in merito ai piani di utilizzo all'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) onde consentire l'aggiornamento della cartografia relativa ai vari punti di campionatura eseguiti, cui va associato un archivio dei valori delle concentrazioni di inquinanti riscontrati nelle verifiche pervenute.

2. L'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), entro trenta giorni dalla entrata in vigore del presente regolamento, pubblica sul proprio sito web un disciplinare che definisca le informazioni da trasmettere, gli standard e le modalità di trasmissione.

 APPROFONDIMENTI: NOTA ARPA VENETO SU DM 161/2012 ......

2011

Valori di Fondo a Guidonia Montecelio (RM) di acque di falda e terreni

Regione Lazio - Dip.to Programmazione Economica e Sociale - Determina B2118 del 21 marzo 2011

Riferiti a:

Be V Al Cr Mn Fe As Se Sb Pb B Ni Cu Zn U Cd F  - in falda

As Be Cd Co Cr (totale) Cu Ni Pb Sb Sn V Zn Fe Mn  - nei terreni

Determinati sulla base degli studi per la gestione dell'impianto ECO ITALIA 87 S.r.l.:

- Relazione definitiva delle attività svolte da ENEA

- Rapporto finale discarica dell'Inviolata - IRSA-CNR

RISULTATI TABELLE VALORI DI FONDO: 

ACQUE DI FALDA

Riferiti a determinazioni di:

Be V Al Cr Mn Fe As Se Sb Pb B Ni Cu Zn U Cd F

Superamenti dei limiti tabellari di Mn 96 μg/l   (CSC 50 μg/l) e  As 13.1 μg/l  (CSC 10 μg/l)

TERRENI

Riferiti a determinazioni di:

As Be Cd Co Cr (totale) Cu Ni Pb Sb Sn V Zn Fe Mn 

Superamenti CSC (verde-industriale in mg/kg) - di seguito sono esclusi: Fe perchè espresso in diversa unità di misura (% peso) e Mn non tabellato

Tufo di Villa Senni (vulcaniti Albane)  

  • INDUSTRIALE  As 55 (CSC 20-50) Be 16 (CSC 2-10) V 300 (CSC 90-250)

  • VERDE Co 30 (CSC 20-250) Cr (tot) 220 (CSC 150-800) Pb 230 (CSC 100-1000) Sn 7 (CSC 1-350)

Limi argilloso-sabbiosi avana-giallastri

  • INDUSTRIALE  As 75 (CSC 20-50) Be 18 (CSC 2-10) V 260 (CSC 90-250)

  • VERDE Co 45 (CSC 20-250) Cr (tot) 150 (CSC 150-800) Pb 260 (CSC 100-1000) Sn 7 (CSC 1-350)

2010

Elisabetta Preziosi, Giuseppe Giuliano and Raffaella Vivona 2010

Natural background levels and threshold values derivation for naturally As, V and F rich groundwater bodies: a methodological case study in Central Italy

Environmental Earth Sciences Volume 61, Number 5, 885-897, DOI: 10.1007/s12665-009-0404-y

Studio su un area di 5.500 km2 che comprende gli acquiferi vulcanici dei distretti di Bolsena Vico Bracciano del Monte Soratte e della costa laziale settentrionale - valutazione critica dei metodi di determinazione di NBL e TV

 LINK  ABSTRACT - CNR E.PREZIOSI

2009

ISPRA 2009 ● Criteri per la determinazione di Valori di Fondo Metalli e Metalloidi in Falda (apr 2009 - pdf)

Beccaris G., Dotti N., Pucci V.

Proposta di metodologia per la determinazione del fondo naturale ed esempio applicativo

Studio di Arpa Liguria  sui metalli delle litologie meta-ofiolitiche delle Unità Liguri-Piemontesi del  Gruppo del Voltri e dell'Unità Bracco-Graveglia valori riferiti a quelli del DM 471/1999

- Mn, As, Cu, Cr, Ni, Co, Cd, V, Pb, Zn

Convegno

Bianchini A. et. alii 2009

Nuove norme per il sistema idrogeologico dei Colli Albani

. provvedimento per la tutela degli acquiferi dei Colli Albani (DGR Lazio 445 del 16 giugno 2009)

] Professione Geologo 22 (2009)

2008

Deroghe regionali ai valori limite di metalli ed altre sostanze ex art. 13 del D.Lgs. n. 31/2001 nelle Acque minerali e destinate al consumo umano  le . pdf da L'Ambiente 1/08

Salzano R., et alii 2008

Caratterizzazione geochimica dei suoli dell'area romana

Serv.Geol.Nazion. - Memorie Descrittive della Carta Geologica d'Italia - Vol. 80/2008

METALLI PESANTI NEI SUOLI DI ROMA

. TABELLA:  Il contenuto in alcuni “metalli pesanti” nei prodotti eruttivi dei distretti vulcanici dei Colli Albani e dei Monti Sabatini.

2007

Raffaella Vivona, Elisabetta Preziosi, Benoît Madé and Giuseppe Giuliano 2007

Occurrence of minor toxic elements in volcanic-sedimentary aquifers: a case study in central Italy

Hydrogeology Journal, 2007, Volume 15, Number 6, Pages 1183-1196

Presenza di alcuni elementi tossici (tra gli altri arsenico, vanadio, fluoruro) nelle acque destinate al consumo umano negli acquiferi laziali rilevati fin dagli anni '70 - Campagna di studi in un area di 100 km2 nei dintorni di Viterbo (Lazio Italy)

] LINK  ABSTRACT SCIENZA ON LINE pdfCNR html

ª PIANO REGIONALE TUTELA ACQUE

REGIONE LAZIO Dipartimento del Territorio - PIANO REGIONALE  DI TUTELA DELLE ACQUE

Deliberazione Cons. Reg. Lazio 27 settembre 2007 n. 42  (S. o. al BURL  n. 3 n. 34 del 10 dicembre 2007)  ð ELABORATI DI PIANO

2006

K. Hinsby MT Condesso de Melo 2006

D22: Application and evaluation of a proposed methodology for derivation of groundwater threshold values – a case study summary report

Actual submission date : December 2006

  • methodology for derivation of groundwater threshold values developed in the BRIDGE Work Package 3 (D15, Hart el al. 2006),

  • 14 case studies were selected based on criteria presented in deliverable D19 (Hinsby et al. 2005)

  • FACT SHEET: Colli Albani Hydrostructure - Work Package 4: Representative sites / groundwater body studies and compliance testing - DETERMINA NBL e TV per vari inquinanti (Pag. 72-75)

] LINK - PUBBLICAZIONE pdf

 

Dietmar MÜLLER 2006

D18: FINAL PROPOSAL FOR A METHODOLOGY TO SET UP GROUNDWATER TRESHOLD VALUES IN EUROPE

Actual submission date : 6 December 2006

] LINK - PUBBLICAZIONE pdf

ñ SU

D10: Impact of hydrogeological conditions on pollutant behaviour in groundwater and related ecosystems. Volume 1 - Appendices

Actual submission date : May 2006

  • Appendix 5.8 - Contribution from ABTEVERRE (Italy) -  Colli Albani structure - Lithological type of the aquifer: volcanic, multilayered aquifer system (page 67-70)

] LINK - PUBBLICAZIONE pdf

2005

Regione Lazio 2005 - Delibera di Monitoraggio delle Acque sotterraneo DGR 222/05 (BURL 20.04.2005 n.11)

DGR 222/05: Monitoraggio delle acque sotterranee – Rilevazione dei fattori meteo-climatici e idrologici per il calcolo del bilancio idrico degli acquiferi.
DGR 222/05: Progetto quadro di monitoraggio delle acque sotterranee
DGR 222/05: Tavola 1: struttura e sistemi acquiferi di riferimento per la rete regionale di monitoraggio delle acque sotterranee.

 

G. Capelli, R. Mazza e C. Gazzetti (2005)

STRUMENTI E STRATEGIE PER LA TUTELA E L’USO COMPATIBILE DELLA RISORSA IDRICA NEL LAZIO - Gli acquiferi vulcanici

  • Volume corredato di cartografia tematica (scala 1:150.000 - 1:200.000) e CD ROM

Pitagora editrice Bologna  Ricco importante ed aggiornato volume pubblicato a cura della REGIONE LAZIO - ASSESSORATO AMBIENTE E PROTEZIONE CIVILE 

(il Volume può essere richiesto fino ad esaurimento scorte presso gli uffici regionali di via Capitan Bavastro - Roma)

Redatto con la collaborazione di:

AUTORITA' DEI BACINI REGIONALI DEL LAZIO - AUTORITA' DI BACINO DEL FIUME TEVERE - UNIVERSITA' ROMA TRE DIPARTIMENTO DI SCIENZE GEOLOGICHE

2002

Ugo Ventriglia 2002

GEOLOGIA DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI ROMA

 Importante aggiornamento dei dati della precedente pubblicazione del 1988-1990 sulla geologia, idrogeologia e sottosuolo di Roma.

Comprende un volume di 810 pagine corredato di:

ð SCARICA I FILES dal sito della provincia di Roma (testi e le cartografia in formato pdf) 

2000

Direttiva 2000/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2000, che istituisce un quadro per l'azione comunitaria in materia di acque
] LINK

 

Valori Fondo Naturale:    natural background levels   (NBL)

Valori Soglia:                     threshold values                    (TV)


Background cRiteria for the IDentification of Groundwater thrEsholds

SIXTH FRAMEWORK PROGRAMME PRIORITY [8]
Policy-oriented research Scientific Support to Policies (SSP)
-
Contract No 006538 (SSPI) - Duration: 24 months - Start date: 1st January 2005

 

1988

Boni C. et alii 1988 - Carta Idrogeologica del Territorio della Regione Lazio

Regione Lazio Assessorato alla Programmazione - Ufficio Parchi e Riserve Naturali

 IDROGEOLOGIA-Pozzi e Sorgenti-LITOLOGIA - SCARICA LA MAPPA   SITO DEL PROF.C.BONI

F. Brunamonte, D. Cosentino, L. D'Amico, R. Gavasci, A. Prestininzi, C. Romagnoli

 

CARTA DEI SISTEMI IDROGEOLOGICI DEL TERRITORIO DELLA REGIONE LAZIO - Scala 1:200.000   -  LEGENDA

Università La Sapienza di Roma - Dipartimento di Idraulica, Trasporti e Strade - Regione Lazio Assessorato ai LL. PP.

Importante lavoro realizzato nell'ambito dello

STUDIO PER LA REALIZZAZIONE DEL PIANO REGIONALE DI SMALTIMENTO DEI RIFIUTI URBANICARTA DEI SISTEMI IDROGEOLOGICI, SPECIALI E TOSSICI E NOCIVI

Sono distinti (vedi legenda)

  • i complessi litologici a differente permeabilità e circolazione idrica

  • i principali lineamenti tettonici ed idrogeologici, le zone di interesse naluralistico

  • le discariche e gli inceneritori

- L’UNIVERSO e L’UOMO -

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