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TSUNAMI ERUZIONE KRAKATOA

 

22 Dicembre 2018

Pagina realizzata il 24-giu-2018 - ULTIMO AGGIORNAMENTO 26-dic-2018

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GEOLOGIA

 

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TSUNAMI IN INDONESIA PER L'ERUZIONE VULCANICA DEL KRAKATOA

(pagina in aggiornamento)

Secondo una dichiarazione dell’agenzia di meteorologia, climatologia e geofisica indonesiana (BMKG), “lo tsunami ha colpito diverse aree dello stretto di Sunda, incluse le spiagge nella reggenza di Pandeglang, Serang e Lampung meridionale” e si è verificato intorno alle 21.30 ora locale sabato sera 22 dicembre (6).

L'onda travolge il palco di un concerto rock - entra ovunque - spazza via uomini, cose, auto e distrugge fabbricati

Nel corso dell'eruzione del vulcano Krakatoa (foto in testa tratta da un video di ripresa aerea (1)) si è prodotto il collasso di buona parte del cono vulcanico preesistente che franando in mare  ha generato un devastante tsunami con onde alte fino a 20 m che hanno interessato le vicine coste determinando ovunque devastazioni e vittime il cui numero cresce di ora in ora come si legge in molte pagine di cronaca di questi giorni.

Dal confronto delle due immagini satellitari a sinistra (foto dalla pagina web (2)) si vede come il cono dell'edificio vulcanico preesistente si sia completamente trasformato. L'eruzione infatti ha letteralmente distrutto tutto il settore del vulcano che si affaccia verso il mare, producendo una colossale frana che, come effetto, ha causato la devastante onda di tsunami che si è propagata velocemente verso le coste delle due grandi isole adiacenti di Sumatra e di Giava dove si trovano diversi centri abitati che che hanno subito in pochi istanti una vera e propria catastrofe.

Un immagine da video ripreso dall'aereo (come quella di testa) che mostra un istante dell'eruzione (1)

Non è stato possibile diramare un allarme tsunami perché l'onda,  diversamente da quello che accade usualmente in questa regione, non è stata prodotta da una scossa di terremoto ma in questo caso dalla gigantesca frana conseguente all'eruzione in atto.

IL CONO ERUTTIVO AL CENTRO DEL GRUPPO DI ISOLE CHE FORMANO OGGI L'APPARATO VULCANICO DEL KRAKATOA

L'apparato vulcanico del Krakatoa è una grande caldera composta oggi da quattro isole principali, come si può vedere dalla immagine di sopra, di cui quella centrale, detta Anak Krakatau (figlio del Krakatoa in indonesiano), è oggi in attività. La caldera fa parte dell'arco insulare indonesiano (costituito da una serie di vulcani giustapposti) e si trova in particolare tra due grandi isole: Sumatra ad ovest e Giava ad Est, come si può vedere dalla figura sottostante.

Lo stretto tra le isole di Sumatra e Giava dove si trova il Krakatoa - MAPPA RICAVATA DA GOOGLE MAP (4)

L'arco insulare indonesiano, nell'immagine di sopra ben visibile nelle due grandi isole principali di Sumatra e di Giava, è caratterizzato da una fortissima attività tettonica che produce terremoti di intensità notevolissima, spesso superiore al 7° grado Richter ed una altrettanto intensa attività vulcanica. Il Krakatoa si trova nello Stretto della Sonda, braccio di mare che separa le due isole principali.  L'onda di tsunami ha investito tutti gli insediamenti costieri di entrambi le isole, che si vedono rappresentati nella parte destra della figura di sopra. 

L'intensa attività sismica e vulcanica dell'arco insulare indonesiano è dovuta all'assetto geotettonico che vede la crosta dal di sotto dell'Oceano indiano, più pesante (parte della Placca Australiano-Indiana in viola nella figura sottostante), inflettersi e sprofondare in un piano di "subduzione" al di sotto del margine continentale cinese-indonesiano meridionale (placca della Sonda) come si può vedere nella figura di seguito.

Assetto geotettonico dell'area: la crosta oceanica della Placca Australiana (in viola) sprofonda verso nord in una profonda fossa tettonica (linea blu con triangoli) al di sotto della crosta della Placca della Sonda producendo forti sismi ed intensa attività vulcanica nell'arco insulare indonesiano

il Krakatoa, insieme a Santorini nel mar Egeo, è uno dei più pericolosi vulcani del mondo infatti, come già avvenuto in passato, ha prodotto anche in tempi storici diversi eventi catastrofici seminando distruzione e morte ed in qualche caso anche un impatto sensibile sull'assetto climatico globale del nostro pianeta (9) come registrato nelle eruzioni degli anni 416 dC, 535 dC e di quella del 1883 (3) (8).

Le attività vulcaniche dei vari eventi storici del Krakatoa sono ben descritte nella pagina https://en.wikipedia.org/wiki/Krakatoa (8). L'ultimo evento catastrofico si è registrato a fine '800. Nella figura a sinistra si vede come il gruppo di isole allora era sostanzialmente diverso da oggi, l'eruzione, la più violenta del pianeta registrata negli ultimi due millenni, ha letteralmente distrutto parte dell'isola principale (in grigio nella figura). Successivamente al centro della caldera si è riformato il cono centrale che è oggi in attività l'Anak Krakatau. L'eruzione del 1883 in un unico grande evento aveva spazzato via circa 5 km della vecchia isola meridionale (che aveva tre picchi a quote comprese tra 120 e 450 m s.l.m.) trasformando radicalmente anche la geometria dei fondali e delle due isole vicine a nord della caldera. L'evento parossistico ha prodotto un onda di tsunami di circa 40 m che ha causato ovunque grandi distruzioni e,  secondo fonti olandesi, oltre 36.000 vittime, altre fonti parlano di 120.000 morti, inoltre e per diversi anni a seguire la temperatura media globale del pianeta è scesa di più di un grado (8).

Le precedenti eruzioni del vulcano del 416 dC e del 535 dC, ovviamente documentate con minor dettaglio dalle fonti storiche, sembra siano state ancora più violente dell'ultima, la prima sembrerebbe aver prodotto addirittura la separazione tra le isole di Giava e Sumatra:  ".. L'acqua si calmò, ma la terra su cui Kapi si ergeva divenne mare, e Java e Sumatra furono divisi in due parti." (8), la seconda potrebbe essere stata responsabile dei cambiamenti climatici globali del 535-536 (9) che condizionarono per molti anni successivi il clima della terra a scala planetaria nonché la condizione vita di molte delle popolazioni di allora. 

La figura a sinistra è tratta da una ricerca del 2012 che ha per titolo: "Rischio di tsunami relativo ad un collasso laterale del vulcano Anak Krakatau, stretto di Sunda, Indonesia" (5).

Lo studio, che ha per tema proprio quello che oggi si è verificato,  evidenziava la grande velocità di propagazione dell'onda di tsunami calcolata in base a modelli matematici.

Dalla simulazione matematica si può vedere che in poche decine di minuti dal collasso dell'edificio vulcanico, l'onda avrebbe raggiunto le costa delle due isole devastandole, cogliendo di sorpresa gli abitanti e seminando morte e distruzione in pochi attimi.

La legenda della figura infatti dice: 

Tempo di viaggio della prima onda (espresso in min) per i primi 90 minuti della simulazione. Le linee nere sono a intervalli di 2 minuti. Le principali città costiere (nomi in Fig. 1) sono indicate da diamanti rossi. L'impatto dell'aumento improvviso della profondità dell'acqua ad ovest dell'arcipelago di Krakatau è chiaramente visibile (vedi Fig. 1 per la batimetria), le onde sono più rapide di quelle che attraversano lo stretto superficiale. BL, Bandar Lampung; K, Kalianda; M, Merak; A, Anyer; C, Carita; L, Labuhan; P, Panimbang. La simulazione della propagazione di frana è stata effettuata utilizzando una sollecitazione di ritardo costante di 10 kPa.

Le riprese video fatte dall'aereo (1) mostrano la violenza dell'eruzione in atto, se ci si fosse accorti immediatamente nel corso dell'eruzione del collasso del vulcano, avvenuto di sera, tenuto conto dello studio del 2012, si avrebbero avuti solo poco più di trenta minuti per dare un allarme immediato alla popolazione.

Oltre alle fonti già citate altri utili approfondimenti si possono leggere nelle pagine di www.blueplanetheart.it che raccoglie sempre informazioni immagini e video da fonti accreditate come si può leggere nelle pagine citate in (6) e (7) ed anche nelle pagine di cronaca e di approfondimento di seguito riportate. 

PAGINE WEB CON NEWS DI CRONACA ED APPROFONDIMENTI

https://tg24.sky.it/mondo/2018/12/24/tsunami-indonesia.html

http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/asia/2018/12/23/tsunami-indonesia-40-morti-e-600-feriti_70496d8a-6b8a-461b-9498-9b165f893293.html

https://ww w.repubblica.it/esteri/2018/12/24/news/indonesia_salgono_a_281_le_vittime_dello_tsunami-215013117/

https://www.repubblica.it/esteri/2018/12/23/foto/uno_tsunami_colpisce_le_spiagge_dell_indonesia-214935271/1/#1

https://www.volcanodiscovery.com/krakatau/news/72510/

https://www.mapsism.com/vulcani/vulcano-Krakatau

L'ERUZIONE DEL KRAKATOA DEL 1883

 

 

BIBLIOGRAFIA:

(1)  FOTO IN B/N dell'eruzione in testa e nella pagina frames da video su  https://twitter.com/MaartenVanDaele/status/1077103660943978497

(2)  FOTO SAT A CONFONTO da https://3.bp.blogspot.com/ in https://aldopiombino.blogspot.com/2018/12/

(3)  https://it.wikipedia.org/wiki/Krakatoa 

(4)  MAPPA GOOGLE

(5)  http://sp.lyellcollection.org/content/361/1/79?fbclid=IwAR1wRvGS4Pd3q6KrN4sDJpLYlM6dXJEUg4vGAF2FNLZVoKFFVqg_1-gDda4

(6)  http://www.blueplanetheart.it/2018/12/almeno-20-morti-uno-tsunami-indonesia-provocato-probabilmente-dalleruzione-del-vulcano-krakatoa/

(7)  http://www.blueplanetheart.it/2018/12/perche-lo-tsunami-vulcanico-del-krakatoa-non-dato-quasi-nessun-preavviso/

(8)  https://en.wikipedia.org/wiki/Krakatoa

(9)  https://en.wikipedia.org/wiki/Extreme_weather_events_of_535%E2%80%93536

 

 

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