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CAMBRIANO
541–485,4 ma - ESPLODE LA VITA NEI MARI DELLA TERRA
Pagina realizzata il 30-nov-2019 - ULTIMO AGGIORNAMENTO 30-nov-2019
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CAMBRIANO 541–485,4 ma - ESPLODE LA VITA NEI MARI DELLA TERRA Pagina realizzata il 30-nov-2019 - ULTIMO AGGIORNAMENTO 30-nov-2019 |
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Il Cambriano (1) è il primo periodo dell'era Paleozoica. E' durato circa 55 milioni di anni, ed in pochi milioni di anni (13 o 25 a seconda degli autori) si è assistito alla divergenza della maggior parte dei moderni phyla di organismi eucarioti compresi nel regno animale (Metazoi) e, più in generale, della grande diversificazione di tutti gli organismi viventi che erano allora presenti nei mari del pianeta (2). Circa 100 milioni di anni prima, nell'Edicariano (635-542 ma), l'ultimo periodo della più antica era Archeozoica che fece seguito al Criogeniano (il periodo in cui la terra fu secondo autori trasformata per circa 200 milioni di anni in una vera e propria palla di ghiaccio (3)), si assistette alla prima grande diffusione di animali complessi che erano senza guscio e quindi avevano una possibilità di fossilizzazione estremamente più ridotta (fauna di Ediacara in Australia meridionale e Fauna del Mar Bianco in Russia Settentrionale). Questi primi organismi complessi avevano poca somiglianza con le forme di vita moderne. Alla fine dell'Edicariano ci fu la glaciazione Baykonuriana (4) ed all'inizio del Cambriano quasi tutti i gruppi di animali viventi più antichi si estinsero e si assistette ad un rinnovamento completo della fauna primordiale. Il nome Cambriano deriva dalla terra che i latini chiamavano Cambria, la regione del Galles dove vi sono i migliori affioramenti inglesi dei terreni di questo periodo. la SUDDIVISIONE STRATIGRAFICA tradizionale del Cambriano :
Una altre più recenti suddivisioni non ancora universalmente accettata:
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Figura 1 - CAMBRIANO STAGE 3 PALEOGEOGRAFIA Nella figura 1 si vede una ricostruzione paleogeografica del Cambriano dove si vede il risultato della frammentazione e migrazione di un unica zolla continentale che si era formata in età archeozoica il super continente Rodinia. Riconosciamo ad Ovest La zolla nordamericana (in blu) a cavallo dell'equatore detta Laurentia. La zolla europea (in grigio) non si era ancora formata ed era frammentata nella Zolla Baltica a sud dell'equatore tra le latitudini 60 e 35 ed altre zolle minori. .........
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Il Cambriano era anticamente famoso soprattutto per la comparsa dei trilobiti, artropodi simili ai moderni crostacei che erano diffusi con tantissime specie diverse in tutti periodi dell'era paleozoica. I primi sudi sugli organismi marini paleozoici e tra essi i trilobiti, hanno permesso di differenziare due diverse province paleogeografiche con diverse faune marine (5):
Fig. 2 Trilobiti del Cambriano: Olenellus C. Inferiore, Paradoxides C. Medio, Olenus C. Superiore
I SITI FOSSILIFERI DEL CAMBRIANO INFERIORE E MEDIO Nel primo periodo del cambriano i fossili risultavano essere in prevalenza costituiti da individui con corpo molle. Le scoperte degli ultimi anni hanno evidenziato che il Cambriano è unico per la sua insolitamente alta percentuale di depositi sedimentari di tipo "lagerstätte" (6), cioè quei siti in cui si ha una eccezionale conservazione delle parti "morbide" degli organismi, nonché i loro gusci più resistenti. Di conseguenza, la comprensione della biologia cambriana supera quella di alcuni periodi successivi (1). I depositi cambriani più famosi di tipo "lagerstätte", che hanno restituito una fauna straordinariamente ricca e diversificata che è alla base dell'intero albero filogenetico delle creature oggi viventi sono (6):
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INSERISCI |
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(2) en.wikipedia.org-Cambrian_explosion (3) en.wikipedia-Snowball-Earth (4) en.wikipedia-Baykonurian_glaciation (5) Bruno Accordi 1981 - Dispense di GEOLOGIA STRATIGRAFICA appunti raccolti dalle lezioni del Prof. B. Accordi a cura di Stefania Giambalvo ed Eugenio Giuliani - Corso di Geologia Università La Sapienza di Roma (6) en.wikipedia.org-Lagerstätte (7) (8) (9) |
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(0) LOGO (1) ars.els-cdn.com (2) Bruno Accordi 1981 - Dispense di GEOLOGIA STRATIGRAFICA appunti raccolti dalle lezioni del Prof. B. Accordi a cura di Stefania Giambalvo ed Eugenio Giuliani - Corso di Geologia Università La Sapienza di Roma (3) (4) (5) (6) (7) (8) (9) |
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